La nostra storia
Quando ci siamo imbattuti in Le Pianore per la prima volta nel 1990, non c’era modo di raggiungere i vecchi Poderi in automobile. Mio marito Francesco ed io, appena trentenni, avvolgemmo le nostre scarpe in dei sacchetti di plastica ed attraversammo il copioso torrente Birimacola a piedi. Era febbraio, camminammo per parecchio tempo attraverso il bosco ricoperto di neve, e mentre io ero quasi alla fine della mia seconda gravidanza, mio marito aiutava Filippo, il nostro primogenito di soli 2 anni a farsi strada nel bosco, cercando di proteggerlo con pezzi di cartone dalla neve fresca che cadeva .
Villa Maladina ci apparse, alla fine di un piccolo sentiero, con pareti in pietra a secco, e in quel momento ebbi una fortissima sensazione di déjà-vu: avevo sognato quel momento la notte precedente, e mi sembrò di essere finalmente a casa.
Abbiamo acquistato la proprietà quasi subito, ma ci sono voluti molti anni di vita in un cantiere per ripristinare le nostre case coloniche del 12 ° secolo nei modi più ecologicamente responsabili a nostra disposizione. Ci sono voluti molti viaggi, da e per la nostra nativa Napoli, con il camion strapieno di cose, per arredare le ville con i pezzi che sono stati delle nostre famiglie per generazioni (il grande armadio della nonna di Don Frank, il tavolo da pranzo di mio padre…), e con i tesori che abbiamo trovato nei vari mercati di tutta l’Italia meridionale.
A poco a poco, con piccole pennellate aggiunte alla naturale architettura millenaria della valle, abbiamo riportato Le Pianore in vita, mentre la famiglia cresceva e due altre bambine nascevano ” toscane”. Il duro lavoro pieno d’amore ha dato i suoi frutti, e ci auguriamo che possiate godere e condividere la generosità di questa terra, come è stato, ed è tutt’ora, per noi.
Elena Basile